Marina militare

Contrabbando di sigarette e cialis su nave Caprera, arrestati 5 militari

Il Personale del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Brindisi ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di sei persone, cinque delle quali appartenenti alla Marina Militare Italiana. L’ordinanza è stata emessa il 30 aprile 2020 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi a carico di Corbisiero Marco nato a Torino (custodia cautelare in carcere),  di Ortelli Mario nato a Napoli (obbligo di dimora), di Castiglione Roberto nato a Taranto, di Filogamo Antonio, nato a Villaricca (NA), di Mosca Antonio, nato a Mesagne, e di di BEN ABULAD Hamza Mohamed B nato a Tripoli (tutti agli arresti domiciliari).

Le persone attinte dai provvedimenti cautelari sono gravemente indiziate, a diverso titolo e con differenti contributi, della commissione dei reati di contrabbando pluriaggravato di tabacchi lavorati esteri e di farmaco Cialis di provenienza estera, d’imbarco arbitrario di merci di contrabbando sulla nave militare Caprera, di peculato d’uso, di istigazione alla corruzione, di corruzione per atti contrari ai doveri dell’ufficio ed, infine, di falso ideologico. I fatti di reato si assumono commessi nel contesto della missione internazionale denominata “Operazione Mare Sicuro” svolta dalla nave Caprera della Marina Militare italiana nel porto di Tripoli dal 31 marzo del 2018 sino al successivo 12 luglio. Le indagini erano partite quando la nave Caprera era ritornata dalla Libia; nel porto di Brindisi i finanzieri avevano scoperto a bordo più di 7 quintali di bionde di contrabbando.

“Le notizie dell’arresto di cinque militari della Marina per traffici illeciti sono di quelle che fanno davvero male. In particolare in questo momento mentre viviamo un sussulto di orgoglio per la reattività dei cittadini italiani, sia civili che militari, per il sacrificio e la voglia di riscatto dalla pandemia. Sono profondamente arrabbiato con chi, con questi gesti ignobili, può depotenziare e ferire l’immagine delle nostre Forze Armate. “ E’ il commento amaro del Presidente della Commissione difesa della Camera dei Deputati Gianluca Rizzo alla notizia dell’arresto, da parte della magistratura di Brindisi, di alcuni marinai della nave militare Caprera accusati di contrabbando di sigarette e altro materiale dalla Libia.
“ Si tratta di una amarezza ancora più forte – prosegue il Presidente Rizzo – perché è avvenuta durante una missione di pace, l’operazione “Mare Sicuro” , in cui la nostra Marina Militare è impegnata davanti alle coste libiche per impedire il contrabbando di merci e di armi, nonché il traffico illegale di persone. Ringrazio la magistratura per il suo tempestivo intervento e mi auguro che sia al più presto fatto chiarezza sui fatti oggetto dell’inchiesta “
“Con la ripresa, ormai prossima, dei lavori ordinari in Commissione Difesa – conclude Rizzo –  riprenderemo tutti quei provvedimenti cardine che vanno dalla tutela dei diritti alla giustizia militare. Onore alle donne e agli uomini della Marina Militare onesti che rappresentano una risorsa per il Paese e la nostra democrazia”

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