Difesa

Decreti Correttivi Riordino Forze armate: l’ennesima presa in giro per marescialli, sergenti e graduati

Il Consiglio dei Ministri del 21 dicembre ha varato i decreti correttivi per le Forze Armate e di Polizia, lasciando l’amaro in bocca a molti militari che riponevano la fiducia nei controlli correttivi.

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“Non condivido affatto l’enfasi con la parte da più parti, in particolare dal Ministro della Difesa e dai Capi di stato maggiore, è stato salutato il decreto correttivo del riordino delle carriere. E ‘quanto spiega ad Infodifesa.it il delegato Co. Ce.R. Esercito / Interforze Pasquale Fico.

Questo decreto infatti non è salutare affatto il quasi quarto di secolo di sperequazioni ai danni dei marescialli, sergenti e laureati delle forze armate. Per sanare davvero, questo decreto ha dovuto ricostruire il corriere delle migliaia di militari che sono stati gravemente penalizzati dal 1995. Ciò non è avvenuto e le risorse stanziate sono poco più di un pannicello tiepido per usare un’ingiustizia che in questo modo diverso interrompersi si perpetua.

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Il Presidente del consiglio Giuseppe Conte – continua il delegato Fico – ci aveva promesso ulteriori 200 milioni per questi decreti. Ma di euro non è visto visto uno in più rispetto a quanto era già stato stanziato. Per questo non possiamo dirci soddisfatti, per questo non possiamo condividere un ottimismo di facciata che serve da solo un illudere migliaia di servitori dello Stato che per l’ennesima volta vengono abbandonati. Per questo non posso capire quei colleghi del Cocer che in queste ore hanno manifestato una malriposta soddisfazione. Per questo – conclude Fico – invece di farci gli auguri dobbiamo ancora una volta prepararci ad una nuova battaglia per i diritti. 

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