Polizia

GABRIELLI AUDITO IN COMMISSIONE DIFESA “INVECCHIAMENTO DELLA POLIZIA E VUOTO NEI RUOLI INTERMEDI”

Una “doverosa e sentita espressione di gratitudine al Parlamento e al governo” è stata espressa dal capo della Polizia Franco Gabrielli perchè “con la legge di Bilancio 2017 hanno compiuto uno sforzo poderoso per portare a compimento il processo di modernizzazione degli ordinamenti del comparto sicurezza e difesa, in un’ottica di valorizzazione del merito e delle professionalità espresse: si è passato da uno stanziamento iniziale che avrebbe consentito solo interventi limitati, circa 119 milioni di euro, più i 28 milioni derivanti dalle razionalizzazioni previste dal decreto 177/2016 per le forze di polizia, ad un budget complessivo di circa 977 milioni”.

Parlando in apertura di un’audizione davanti le Commissioni riunite I e IV Camera e 1ª e 4ª Senato, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo sulla revisione dei ruoli delle forze di polizia, Gabrielli ha sottolineato che si tratta di “un investimento importante e ingente che conferisce alla manovra l’ampiezza di respiro indispensabile per innalzare i livelli di funzionalità in rapporto al fabbisogno di sicurezza percepito dalla collettività ed imprimere un’ulteriore spinta motivazionale nel personale di tutti i ruoli. 

Oggi l’eta’ media del personale della Polizia di Stato si aggira sui 45 anni, un livello che documenta un processo di ‘senilizzazione’ poco compatibile con i gravosi impieghi, prevalentemente operativi, richiesti ad una forza di polizia a competenza generale. Faccio presente che nelle questure l’eta media sale a 49-51 anni. Il decreto di revisione dei ruoli delle forze dell’ordine si propone di invertire questa tendenza con le previsioni che contraggono il limite massimo di eta’ per la partecipazione ai concorsi pubblici, fissandolo a 26 anni per la qualifica iniziale del ruolo degli agenti e assistenti, in 28 anni per quella iniziale del ruolo degli ispettori e in 30 anni per l’ingresso nella carriera dei funzionari. Una differenziazione funzionale a garantire a tutto il personale una reale possibilita’ di progressione in carriera che resterebbe a metà qualora si continuassero  a prevedere requisiti anagrafici piu’ alti per l’accesso alla Polizia di Stato.
La composizione dei ruoli – ha inoltre sottolineato Gabrielli – denota alcune caratterizzazioni che il riordino dei ruoli potrà correggere, in particolare un sovra organico nel ruolo iniziale agenti ed assistenti, circa 59000 unità che supera dell’8% la composizione organica e di contro un vuoto dei ruoli intermedi costituito dagli ufficiali di polizia giudiziaria, il ruolo sovrintendenti ed ispettori.

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto