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La replica sull’immunità dalla Commissione Difesa: “Proteggere i comandanti intermedi tenendo conto della specificità del momento”

Ieri Infodifesa.it ha sollevato in anteprima la questione “dell’immunità” richiesta in Commissione Difesa del Senato  per i Comandanti per i danni da esposizioni dei militari al coronavirus. Clicca qui le leggere l’articolo.

Oggi la sen. Garavini (foto), presidente della Commissione Difesa del Senato, ha risposto con un lungo comunicato. Ecco di seguito il testo.

 

La Commissione difesa del Senato ha approvato ieri all’unanimità, con la sola astensione della Lega, un parere che intende rafforzare e tutelare le condizioni economiche e di sicurezza per tutti gli operatori delle Forze di Polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Il tutto vincolando il parere favorevole a due aspetti: da un lato al pagamento degli straordinari e alla salvaguardia di ferie e licenze per chi ha operato in prima linea al fine di evitare un pericoloso sovraccarico di lavoro e dall’altro ad una attenta applicazione delle norme del decreto che già prevedono per il personale delle Forze armate, adeguati dispositivi di protezione individuale e idoneo equipaggiamento, oltre che la sanificazione e la disinfezione straordinaria degli uffici, degli ambienti e dei mezzi in uso alle medesime Forze.

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E tenendo altresì conto delle specifiche misure di profilassi già previste per il personale militare dal Decreto-legge 9 marzo 2020, n° 14 al momento in iter di conversione in legge alla Camera dei deputati. Le condizioni di lavoro nell’attuale emergenza sanitaria e la necessità, espressamente prevista nei provvedimenti governativi, di continuare ad assicurare i “servizi pubblici essenziali” espone inevitabilmente i datori di lavoro delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco a maggiori responsabilità a causa della pandemia, in ragione dei compiti assegnati e delle responsabilità che ne conseguono, compiti che stanno svolgendo con attenzione e dedizione. La salute dei lavoratori – anche dei lavoratori delle forze armate – resta al primo posto, tanto che, nello stesso parere, la Commissione Difesa ha chiesto l’aumento dei fondi per dispositivi di protezione individuale, sanificazione degli ambienti e per il rafforzamento delle strutture della sanità militare.

Gli uomini e le donne delle Forze armate sono abituate a non tirarsi indietro, a partire dai loro vertici, come dimostra l’alto numero di contagiati anche tra loro. Nella necessità di rispondere immediatamente alle richieste emergenziali la Commissione ha inteso proteggere i comandanti intermedi, non alleggerendo le loro responsabilità rispetto alla sicurezza dei lavoratori, ma garantendo una applicazione delle norme che tenga conto della specificità del momento. Per questo abbiamo chiesto al Governo di valutare, limitatamente per questo periodo e per questa specifica emergenza, come per le altre amministrazioni dello Stato, forme di tutela nei confronti dei responsabili delle strutture delle Forze armate, quando abbiano assolto gli obblighi di informazione per quanto riguarda i rischi di contaminazione da agenti virali. Allo stesso tempo appare sempre più necessario varare una norma che, anche in situazioni non emergenziali, consenta ai comandanti intermedi di poter investire direttamente risorse per garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro, anche del personale delle Forze Armate.”

 

Questo il comunicato della Presidente della Commissione, ancorata alle posizioni prese ieri. Specificità del momento e immunità per i comandanti, senza distinzioni, neanche per colpa grave.

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