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Maggiore dell’Esercito consigliere comunale offende i partigiani su Fb. Ministro della Difesa: “Ho avviato azioni necessarie per far luce sulla vicenda”

Espulso dal partito, con la raccomandazione di dimettersi da consigliere comunale. Finisce così la vicenda del leghista ormai ex rappresentante il consiglio a Forlì, Francesco Lasaponara, che ha sollevato unanime indignazione per un suo post nel quale raccomandava di lasciare liberi i partigiani “meglio se anziani” di radunarsi per il 25 aprile.

“Ciò che ha scritto – scrivono i vertici locali della Lega – non rispecchia in alcun modo il pensiero, le idee e i valori su cui si fonda la Lega. Chiediamo al consigliere di scusarsi pubblicamente e di rassegnare immediatamente le proprie dimissioni dalla carica di consigliere comunale. In ogni caso la Lega – riunito d’urgenza il direttivo cittadino – ha deciso di espellerlo”.

Tutto era cominciato in mattinata con un post che è rimasto online per poco tempo sulla pagina di Lasaponara che è ancora maggiore dell’Esercito Italiano. “Se anziani partigiani (più sono anziani, meglio è) ed altri esponenti anpi (minuscolo, ndr) vogliono radunarsi per celebrare nonostante il virus, perché fermarli? Anzi, andrebbero incoraggiati a farlo, magari in qualche città con un sindaco dal cuore partigiANO tipo ad esempio Milano”. E, ancora, Francesco Lasaponara scrive: “Ovviamente poi se dovessero ammalarsi dispiacerebbe molto a tutti ma è un rischio che va corso per un qualcosa di più importante. È un rischio che dobbiamo assolutamente correre”.

Caso Lasaponara, il ministro della Difesa: “Avviare tutte le azioni per tutelare l’immagine dell’Esercito

Ho chiesto l’avvio immediato di tutte le azioni necessarie per far piena luce sulla vicenda a tutela dell’immagine della Difesa”. Lo afferma il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini in una nota, in riferimento alla vicenda.

“Grazie al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, per aver prontamente risposto alle nostre sollecitazioni e aver avviato una verifica sulle responsabilità disciplinari del consigliere comunale della Lega di Forlì, Francesco Lasaponara, che giovedì ha usato dei termini ignobili nei confronti dei partigiani e del 25 aprile – afferma il deputato Marco Di Maio -. Un ufficiale dell’Esercito non può scrivere quelle cose e sono certo che l’indagine avviata dal ministro arriverà presto ad una decisione. Perché oltre ad offendere la storia del nostro Paese, quel militare ha infangato l’onore delle donne e degli uomini delle Forze Armate che ogni giorno – in Italia e nel mondo – tengono alto il prestigio dell’Italia e promuovono i valori che il 25 aprile e la Costituzione portano in dote”.

Ecco il lungo post di Francesco Saponara in cui spiega quanto accaduto

“Credo che una volta nella vita sia capitato a tutti uno scivolone, soprattutto sul terreno vischioso dei social. Bene, questo è stato il mio turno.
Pur non volendo, illusoriamente ‘protetto’ dal linguaggio evidentemente ironico, se non satirico, ho peccato di aver offeso molte persone, rendendomene conto solo in un secondo momento, quando ormai il dado era tratto.
Benché la festa della liberazione sia molto sentita, in questo momento deve essere data massima priorità alla salute pubblica e soprattutto a quella degli anziani che rappresentano la fascia più rischio, e ciò vale tanto di più nella mia regione che è tra le più colpite dal virus.
Certe volte per cercare di sensibilizzare le persone circa tematiche importanti come la necessità del distanziamento sociale, vengono scelti mezzi imprudenti, parole suggestive e argomenti che invece dovrebbero essere trattati con delicatezza e il rispetto che meritano.
Ho commesso un errore di valutazione del quale mi scuso pubblicamente, senza se e senza ma, non solo per il profondo rammarico con il quale io stesso mi sono riletto poi, accorgendomi di quanto le mie parole potessero essere fraintese sia nel senso che nel fine; ma anche perché non sono un ‘leone da tastiera’, come si dice in gergo, sono solo un essere umano che ha commesso un errore, dimenticando per un momento quanta cura e attenzione richieda una corretta comunicazione, una comunicazione che faccia cultura e informazione ed è a quest’ultima a cui intendo votarmi con maggior attenzione e senso autocritico.
Ed è proprio in nome dell’autocritica che prendo altresì atto della severità delle reazioni locali e nazionali che il mio errore ha suscitato e in virtù di esse, dopo attenta valutazione, ho deciso di rendere le mie dimissioni dalla Lega, affinché lo sbaglio di uno non si traduca in una macchia ideologica e politica per le tante persone che con passione e dedizione lavorano per rappresentare l’attuale compagine governativa.
Rifletterò sul mio futuro politico e sulle scelte che dovrò necessariamente compiere più avanti, quando il peso di quello che io con forza reclamo essere un errore, per quanto non scusabile, si attenuerà nella razionalizzazione di ciò che è successo.
È una decisione altrettanto severa in rapporto alle reazioni suscitate, ma è parimenti giusta per quanto dolorosa”.

Francesco Lasaponara

 

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