Le limitazioni previste dai due decreti firmati sabato notte dal premier Giuseppe Conte per la Lombardia e le 14 province del nord, ora estesi a tutta Italia sono già in vigore. Tanti i dubbi interpretativi. Ecco una guida su alcuni degli interrogativi che i cittadini si pongono.

Dove valgono le restrizioni?
In Lombardia e in altre 14 province di Piemonte, Emilia, Veneto e Marche Piemonte. Dalla mattina del 10 marzo anche nel resto d’Italia.

Chi vive in Emilia Romagna è bloccato in zona rossa?
No, non esistono più le zone rosse come quelle degli undici Comuni del Lodigiano e di Vò in Veneto. E’ stata istituita una zona arancione con l’intera Lombardia e 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini in Emilia Romagna , Pesaro e Urbino nelle Marche, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli in Piemonte, Padova, Treviso e Venezia in Veneto. Ci sono limitazioni agli spostamenti ma non c’è un divieto assoluto come era per le zone rosse.

È possibile entrare e uscire?
Sì, per motivi di salute o di lavoro. E basta un’autocertificazione.I pendolari possono continuare ad andare al lavoro?

Gli spostamenti in entrata e in uscita, ma anche all’interno della zone arancione, sono consentiti solo per motivi di lavoro, motivi di salute comprovati da un certificato medico, dunque
per una visita o una terapia e per stato di necessità, come ad esempio ci si potrà muovere in assenza di farmaci o generi alimentari. Le giustificazioni degli spostamenti potranno
essere attestate con autodichiarazione attraverso la compilazione di moduli fornite dalle forze di polizia incaricate dei controlli.

Le merci si fermano?
No, anche i corrieri possono viaggiare. Nessuno stop per i 68 mila frontalieri

Le merci e la logistica si fermano?
No, le merci non si fermano e i lavoratori, almeno quelli che non possono usare lo smart working da casa, potranno muoversi seppure per lo stretto necessario, in modo da non bloccare fabbriche e impianti. Verrà dunque assicurato il normale rifornimento di ogni genere di esercizi commerciali. Sono regolarmente aperti gli uffici pubblici. Nessuna restrizione per i quasi 70mila frontalieri che si recano ogni giorno in Svizzera. Basterà indicare l’azienda per la quale si presta l’opera.

Si può andare a cena fuori?
Per bar e ristoranti coprifuoco alle 18, centri commerciali fermi nel weekend

Ma la sera si può andare al ristorante?
Oltre a pub, discoteche, centri di aggregazione, sale giochi e sale scommesse, resteranno chiusi anche cinema, teatri, musei, palestre, piscine, centri benessere e centri termali ma anche bar e ristoranti potranno rimanere aperti soltanto dalle 6 alle 18 e a condizione che garantiscano la distanza di sicurezza minima di un metro tra i clienti. Se verranno riscontrate violazioni le attività verranno chiuse. Fermi nei weekend i centri commerciali. Chiusi anche tutti gli impianti sciistici.

Quando riaprono le scuole?
Lezioni sospese fino al 3 aprile e niente riunioni di organi collegiali Sospesi anche corsi universitari e professionali, master e attività formative tranne che per i corsi di medicina e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Tutte le istituzioni scolastiche sono invitate a fornire le attività didattiche online. Vengono sospese anche le riunioni degli organi collegiali delle scuole in presenza.

Che succede ai concorsi?
Vanno avanti ma solo per i medici. Alt anche agli esami per la patente

Che fine fanno i concorsi già banditi?
Si fermano tutti, concorsi pubblici e selezione in aziende private. In quest’ultimo caso però il colloquio potrà avvenire solo per via telematica. Anche in questo caso fanno eccezione concorsi, esami di Stato e di abilitazione alle professioni di medico, sanitarie e della protezione civile. E saltano anche gli esami per il conseguimento delle patenti nelle sedi delle motorizzazioni civili. A chi ha il foglio rosa verranno prorogati i termini.

Ci saranno posti di blocco?
Sì, ai caselli e sulle strade principali Verifiche anche in porti e aeroporti

Aeroporti e stazioni sono aperti?
Sì, come le autostrade. I controlli sugli spostamenti sono affidati alle forze di polizia con posti di blocco ai caselli e sulla viabilità principale. Saranno loro ad acquisire le autodichiarazioni che giustificano i movimenti. Analoghi controlli anche per chi viaggia in treno. Nelle stazioni saranno istituiti i termoscan. L’autocertificazione sarà chiesta anche ai viaggiatori in arrivo e partenza negli aeroporti. A Venezia i passeggeri delle navi di crociera potranno sbarcare solo per rientrare a casa.

Si viene puniti subito?
Informare è compito dei prefetti e il primo livello sarà la moral suasion

Chi controlla quello che avviene nella zona arancione?
Sono i prefetti gli incaricati del monitoraggio dell’attuazione di tutte le misure previste. La prima indicazione alle forze dell’ordine sarà quella di informare i cittadini delle conseguenze a cui andranno incontro in caso di violazione delle norme. Sarà loro compito anche uniformare le prescrizioni. I prefetti dovranno convocare immediatamente, anche da remoto, i comitati per l’ordine e la sicurezza per decidere tutte le misure di coordinamento e dei controlli delle autodichiarazioni.

Quali sono i rischi?
Multa di 206 euro, 3 mesi di arresto Va peggio a chi elude la quarantena

Che succede a chi non rispetta le limitazioni?
Stando al ddcreto la violazione delle prescrizioni è punita con l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale sull’inosservanza di un provvedimento di un’autorità. Ma pene più gravi possono essere comminate per chi adotterà comportamenti, come ad esempio la fuga dalla quarantena per i positivi, che possono configurare il reato di delitto colposo contro la salute pubblica.

Si può andare a ballare?
No, per pub e disco c’è la serrata Sospesi spettacoli, meeting ed eventi

Si può andare al cinema e a teatro?
No, è stato deciso lo stop per qualsiasi tipo di manifestazione pubblica e privata su tutto il territorio nazionale. Fermati gli eventi a cinema e teatro, le attività di pub, scuole di ballo, discoteche, sale scommesse, giochi e bingo, chiusi i musei, istituti e qualsiasi altro luogo di cultura. E sospesi congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali, a cominciare da quelli che riguardano i medici, il personale sanitario e il personale impiegato in servizi di pubblica utilità o essenziali.

E i bar sono in funzione?
Restano aperti, come i negozi Ma dev’esserci un metro di distanza

Negozi e centri commerciali sono aperti?
Sì. Per tutte le altre attività che restano aperte, i gestori dovranno garantire il rispetto della distanza interpersonale minima di un metro. Chi non la rispetterà si vedrà chiudere l’attività. Accessi contingentati per garantire le distanze in tutti i negozi e gli esercizi commerciali così come nei supermercati per evitare assembramenti.

È possibile fare sport?
Gare e partite vietate al pubblico. Moto consentito negli spazi aperti

Si può andare a correre o a nuotare?
Sì, anche se di fatto si ferma lo sport agonistico aperto al pubblico in impianti pubblici e privati. Competizioni ed eventi di ogni disciplina potranno svolgersi ma solo a porte chiuse, così come gli allenamenti degli atleti agonisti. Si potrà invece continuare a fare sport “di base” o attività motorie all’aperto o in palestre, piscine e centri sportivi ma solo in quelli dove le condizioni logistiche consentano il rispetto della distanza di sicurezza nelle sale e negli spogliatoi.

Come fare a visitare i malati?
Necessaria un’autorizzazione ad hoc. E in pronto soccorso si va da soli

Si può accompagnare qualcuno in pronto soccorso?
No, chi porta un parente o un amico in ospedale deve stare fuori, a meno che i medici non gli diano il permesso. La misura arriva dopo quella che aveva molto limitato le visite in reparto. Ma ora si dispone anche lo stop ai visitatori nelle strutture dedicate agli anziani, cioè quelle di lungodegenza, riabilitative, residenziali per non autosifficienti e non, rsa, hospice. L’accesso è consentito solo su espressa indicazione della direzione sanitaria.

Che fare con 37,5 ° di febbre?
Uscire di casa è molto sconsigliato e il divieto è assoluto per i contagiati

Se si ha solo un po’ di febbre si può uscire?
A chi ha i sintomi di un’infezione respiratoria e febbre sopra i 37,5 ° è raccomandato fortemente di restare a casa. Bisogna limitare al massimo i contatti sociali e chiamare il medico per esporgli la situazione. Se invece si rientra da una delle aree del mondo a rischio indicate dall’Oms bisogna avvertire la Asl. Chi infine è in quarantena obbligatoria perché è stato a contatto con un malato o è positivo al test ma non ha sintomi, o li ha blandi, ha il divieto assoluto di muoversi da casa.

È possibile sposarsi?
Sì, ma niente invitati: solo i testimoni Messe sospese, confessioni all’aperto

Chi ha già fissato il matrimonio può sposarsi?
Le chiese e i luoghi di culto restano aperti dove possono essere garantite le distanze di sicurezza, ma la Cei ha deciso di sospendere la celebrazione delle messe fino al 3 aprile e anche le confessioni andranno fatte a distanza di sicurezza. Non sarà possibile neppure celebrare cerimonie per matrimoni e funerali. Per i defunti è prevista solo una preghiera al cimitero, mentre per le nozze già fissate verranno celebrate civilmente soltanto alla presenza dei testimoni e del pubblico funzionario.

Redazione articolo a cura di Alessandra Ziniti per Repubblica.it