Polizia

Procedimento disciplinare per il poliziotto che ha scalciato il ladro

RAGUSA – Avrà un procedimento disciplinare il poliziotto di Modica che dopo aver arrestato un presunto ladro in fuga, gli ha sferrato un calcio. Le riprese dell’arresto sono state fatte da un cittadino che ha “postato” quel video che è diventato virale.

Sull’episodio è intervenuto il questore di Ragusa Giusy Agnello che ha stigmatizzato l’accaduto ed è pronta ad assumere le consenquenziali decisioni.

«Nessuna giustificazione per l’episodio – dice – sono costretta ad aprire un provvedimento disciplinare e la cosa mi dispiace moltissimo perché so bene con quanto impegno lavorino sul territorio i nostri agenti». 

I fatti: giovedì il commissariato di polizia di Modica riceve la segnalazione di un furto in corso nel quartiere S. Cuore, invia sul posto una pattuglia che arriva in tempo reale e coglie sul fatto due malviventi intenti, effettivamente, nello svaligiare un appartamento. I due, V.G. di nazionalità greca, e D. K. di nazionalità ceca, vistisi scoperti hanno tentato la fuga lanciandosi dal balcone dell’appartamento appena «visitato» in un altro sottostante, di pertinenza di un salone di parrucchiere e dopo avere sfondato l’ingresso a calci aggredivano il proprietario dell’esercizio procurandogli lesioni per fortuna non gravi.

Uno dei due malviventi nel disperato tentativo di fuggire si è lanciato anche da questo balcone cadendo rovinosamente per terra. I poliziotti avevano però precluso ai due ogni possibilità di fuga, e hanno prontamente immobilizzato entrambi i topi d’appartamento.

E’ in questi momenti che è accaduto il «fattaccio»: con uno dei due ladri ancora a terra dolorante, un poliziotto gli ha sferrato un calcio. La scena è stata immortalata dai vicini di casa che hanno assistito in diretta all’intera operazione, e ovviamente è finita sui social scatenando le reazioni dei soliti leoni da tastiera.

Un brutto episodio che la questura non intende minimizzare, annunciando da subito accertamenti ed eventuali provvedimenti.

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