Forze di Polizia

RAZIONALIZZAZIONE FUNZIONI DI POLIZIA: AUDITI GLI ESPERTI. “INCOMPRENSIONI” TRA CARABINIERI E DEPUTATI 5STELLE

Le Commissioni riunite Affari costituzionali e Difesa, presso la Sala del Mappamondo, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, hanno svolto le audizioni informali del Comandante generale della Guardia di finanza, generale Giorgio Toschi e dei delegati del Co.Ce.R. sicurezza.

Il comandante Generale della Guardia di Finanza ha sottolineato che è doveroso affidare alla Guardia di Finanza alcune funzioni del sopprimendo Corpo Forestale e coerentemente con i principi della legge delega, ed in particolare delle funzioni previste dal trattato di Washington sul commercio internazionale della specie minacciate da estinzione nonché dei controlli doganali e della salvaguardia della flora fauna. Proprio perché in tali ambiti opera già la Guardia di Finanza. Ha sottolineato, inoltre che la delega sulla razionalizzazione prevede la salvaguardia dell’unitarietà delle funzioni, pertanto attribuire tali compiti ad altre amministrazioni significherebbe creare ulteriori sovrapposizioni e duplicazioni. Il generale Toschi ha inoltre risposto circa le perplessità sollevate dagli on. Bernini e Basilio del Movimento 5 stelle, in particolare sulla militarizzazione del Corpo Forestale e la perdita dei diritti sindacali Il Generale ha concluso il proprio intervento, ritenendo la militarizzazione non un problema ma un valore per gli agenti della forestale. “Saremo i primi – ha sottolineato il Generale – ad accogliere ad accogliere le esigenze e le loro istanze, sempre, comunque, nei limiti di quanto sancito dal codice dell’ordinamento militare”

Alle ore 14.00 è stata la volta delle delegazioni del Co.Ce.R. dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Due interventi differenti ed inizialmente demandati alla lettura dei documenti da parte dei rispettivi presidenti. In particolare il Generale Bartoloni, presidente del CoCeR della Guardia di Finanza ha stigmatizzato la logica ragionieristica per la quale accorpare vuol dire risparmiare. Anche perché i presunti risparmi sono davvero contenuti, aggirandosi a 7 milioni di euro per l’anno 2017 e 12 milioni per il 2018. “Siamo convinti – ha sottolineato il Generale – che la sinergia sia la massima espressione dell’efficienza delle forze di polizia. Siamo contrari ad una riorganizzazione basata su fusioni e incorporamenti, ritenendo che l’efficienza vada ricercata mediante l’efficientemento delle singole amministrazioni e prevedendo l’introduzione di modelli gestionali moderni. La cosa che più preoccupa è il livello di garanzie per il personale – ha concluso il Generale – che si traduce in una carenza di rappresentatività dei diritti, anche perché la rappresentanza militare non è assolutamente paragonabile al potere sindacale, con le limitazioni che ne conseguono”.

L’intervento del Generale D’Ambola presidente del Co.Cer.R carabinieri di tuttaltro avviso, ha suscitato non poche polemiche in aula, sollevando il risentimento dei deputati del Movimento Cinque Stelle. Il Generale D’Ambola ha sottolineato come il problema principale della razionalizzazione sembrerebbe imperniarsi sulla perdita dei diritti sindacali per gli agenti del Corpo Forestale. In particolare, “Alcuni sindacati di categoria ed alcuni politici ovviamente dell’opposizione – sottolinea il Generale – stanno cercando di ostacolare e di bloccare” il corso legislativo che porterà alla riforma. Inoltre il Generale ha sottolineato come da anni si chieda una riforma della rappresentanza militare che dia seguito alla legge sulla specificità. Infine per quanto riguarda la militarizzazione, secondo il Generale, affermare che 7000 forestali avranno una perdita dei diritti significa affermare che attualmente tutti i carabinieri hanno diritti limitati. “La militarità dei carabinieri – ha concluso il Generale – è un valore riconosciuto dal 75% degli italiani, Indossando la divisa da carabiniere, i forestali staranno ancor più dalla parte dei cittadini”.

Parole di un documento condiviso che ha infiammato gli unici onorevoli dell’opposizione presenti, quelli del Movimento Cinque Stelle. Nella loro replica gli onorevoli Bernini e Basilio hanno ribattuto al Generale D’Ambola che il loro compito non è quello di fare ostruzionismo, ma quello di scongiurare che competenze e professionalità in ambito agroalimentare non vadano disperse. “Non ho gradito, Generale, – riferisce l’on. Bernini  – c’è democrazia quando c’è opposizione, è un invito al mutismo e rassegnazione, non siamo dei perditempo siamo a tutela della democrazia”. Questo l’intervento dell’on. Bernini. Immediata la replica conclusiva del Generale dei carabinieri, che spiega di essersi spiegato male chiedendo scusa per il fraintendimento.

Tale contestato dibattito ha suscitato anche l’intervento di Luca Marco Comellini, segretario partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm), che scrive:

“invece della Forestale cancelliamo l’arma dei carabinieri!” “Dopo l’illuminate esposizione dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste è appena finita l’esposizione della relazione letta dal presidente del Cocer, sez. carabinieri e, a parte il fatto che sembra scritta dal loro comandante generale, mi sembra chiaro che non solo non hanno colto il problema già sollevato dai sindacati e dalle associazioni ambientaliste che li hanno preceduti, nel senso della perdita delle professionalità e della perdita delle funzioni o, in alcune regioni, della loro sovrapposizione e duplicazione, dell’impossibilità di sopprimere e perseguire i reati ambientali, oltreché di garantire i diritti sindacali, mi sembra inaccettabile pericolosa l’affermazione riferita ai partiti che hanno definito “opposizione” che non vorrebbero questa riforma.

Ma opposizione a cosa ? Ma chi sono questi personaggi che si rivolgono al Parlamento in questi termini? Sono per caso i carabinieri, cioè gli imparziali servitori dello Stato, oppure degli utili idioti di una maggioranza che sta dimostrando una profonda ignoranza sia dal punto di vista giuridico che dell’inquadramento e attuazione della delega su cui sono stati chiamati a dare un parere nell’ambito delle materie (poche) di loro competenza oppure, ancora, sono solo il becero strumento (armato) di un governo che in più occasioni ha dimostrato di saper calpestare i diritti dei lavoratori?

Mi auguro che la Ministra Pinotti intervenga immediatamente sul punto per chiarire se quanto detto dai delegati del Cocer non possa considerarsi una vera e propria propaganda politica a favore del Governo e delle forze di maggioranza in aperta violazione di quelle regole che hanno detto di essere il loro modo di vivere e osservare scrupolosamente.

Io da tempo sostengo che i carabinieri sono i “minus habentes” e non hanno gli stessi diritti degli altri cittadini, inoltre sono ingiustamente rappresentati da simili personaggi del Cocer , sez. Carabinieri, che nel leggere quella relazione, che temo gli abbiano scritto altri per tutelare i loro affari e interessi, hanno dimostrato tutta la loro incapacità di pensare autonomamente se quello che gli hanno imposto sia corretto o sbagliato nella forma e nella sostanza.

Sono consapevole che oltre gli 100mila onesti carabinieri che non fanno parte del cocer e dal quale non si sentono rappresentati aspettano con ansia un reale cambiamento: la soppressione dell’Arma dei Carabinieri. E allora se dobbiamo razionalizzare veramente perché non sopprimiamo l’Arma e la facciamo confluire nella Polizia di Stato, il risparmio sarebbe di circa 4 miliardi di euro all’anno.”

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