Editoriale

“In divisa soltanto i dittatori. Mi spaventa”. Scrittrice Murgia contro Generale Figliuolo

Nell’ultima puntata DiMartedì, il programma condotto da Giovanni Floris su La7 si è discusso della campagna vaccinale e della figura del generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, nominato dal premier Mario Draghi commissario per l’emergenza Covid-19 al posto di Domenico Arcuri.

Giovanni Floris, che chiede alla scrittrice di commentare alcune frasi pronunciate da Figliuolo in queste ultime settimane: “Daremo fuoco a tutte le polveri”; “Nuovo fiato alle trombe”; “Svolta o perderemo tutto”; “Chiuderemo la partita”. A questo punto il conduttore chiede alla Murgia: “A questo linguaggio corrisponde un’efficacia della campagna vaccinale dal suo punto di vista?”. La risposta è a dir poco imbarazzante: “Probabilmente da un uomo che viene da un contesto militare non ci si può che aspettare un linguaggio di guerra” risponde Murgia. “Mi domando se questo linguaggio sia quello giusto da utilizzare con chi non è militare, ovvero tutto il resto del Paese. A me personalmente spaventa avere un commissario che gira con la divisa, non ho mai subito il fascino della divisa”.

Quando il conduttore le fa notare, però, che forse come commissario può essere capace, Michela Murgia replica così, rincarando la dose: “Gli unici uomini che ho visto in divisa davanti alle telecamere che non fossero poliziotti che stavano dichiarando un arresto importante sono i dittatori negli altri Paesi. Quando vedo un uomo in divisa mi spavento sempre, non mi sento più al sicuro. Non sono sicura che la categoria bellica sia una categoria con cui si può responsabilizzare un Paese: ci spaventa di più”. 

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